Articoli,  Pensieri in libertà

Distanziamento e straniamento

Il valore simbolico di questa nuova minaccia è altissimo, perché attacca l’idea, profondamente umana, che solo uniti si vincono le battaglie.
Perché separa e produce straniamento in casa propria.
Chiede l’isolamento ad uomini che erano già infinitamente soli.
Chiede di non aiutare e non assistere i propri familiari malati.
Chiede di non richiamare i propri figli o familiari che si trovano fuori.
Chiede, in una parola, di non essere umani.
In realtà, è un virus terribile. Non per la sua potenzialità di uccidere il corpo, ma per la sua potenzialità di uccidere la mente e le relazioni umane.
Questo dobbiamo combattere.
Combattiamo i produttori di odio seriale, per i quali il coronavirus è l’ultima onda da cavalcare.
Combattiamo chi butta acqua sul fuoco.
Combattiamo chi inveisce contro tutto e tutti senza mai provare a mettersi nei loro panni.
Combattiamo chi procura allarme su allarme.
Combattiamoli, ignorandoli.
Combattiamoli, non facendo come loro.
Il rischio è reale e bisogna agire con senso di responsabilità, comprendendo innanzitutto che questa epidemia non si combatte solo con terapie mediche e respiratori, si combatte anche e soprattutto con emozioni e comportamenti intelligenti.
Tra tutti i magnifici sentimenti umani, l’odio è l’unico che non produce vita, la distrugge.
#costruiamoilbenecomune #intelligenzaemotiva

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