Pensieri in libertà

Grazie

Sono giorni importanti, di bilancio e riflessione.
Usiamoli per ringraziare chi lo merita. Non come atto dovuto o ipocrita, ma come riconoscimento profondo.
Ringraziamo il fatto che in Italia, tranne in casi estremi, non ci mancano la casa, l’acqua, il cibo, la luce elettrica e le telecomunicazioni, cose che ci consentono di passare questi giorni in una situazione agiata e comunque non disperata.
Ringraziamo il fatto che l’Italia è bellissima e lo sarà sempre. È qui che aspetta, immobile nella sua spietata bellezza, ed alla fine torneranno i visitatori più numerosi di prima ad ammirarla.
Ringraziamo, soprattutto, il fatto che in Italia non c’è la guerra. Che almeno, diversamente da quello che accade in altri paesi, tutto questo non dipende dal volere umano.
Ringraziamo il fatto che l’Italia è un paese democratico, e in pieno stile democratico sta affrontando questa inedita situazione di emergenza.
Ringraziamo il fatto che in Italia c’è una Sanità pubblica, e ringraziamo i medici e tutto il personale sanitario e para-sanitario che è in prima linea in questi giorni, svolgendo con senso di dovere il proprio lavoro e mettendo a repentaglio la propria salute.
Ringraziamo il fatto che in Italia c’è una Scuola ed un’Università pubblica, e ringraziamo le migliaia di docenti scolastici ed universitari che si stanno impegnando e mettendo alla prova con nuove metodologie e strumenti, spesso con alterne storie di successo o insuccesso.
Ringraziamo alunni e studenti che, ognuno a suo modo, continuano a studiare ed a seguire le attività proposte, cercando di gestire il loro tempo a casa.
Ringraziamo i genitori che, spesso, si arrabattano tra lavoro da casa, gestione dei figli e della casa, in un clima di constante preoccupazione. Tra loro, ci sono anche operatori sanitari o altri lavoratori che devono continuare a garantire il loro servizio.
Ringraziamo i lavoratori che continuano a garantire i servizi di prima necessità, farmacisti, commercianti di generi alimentari, bancari, informatici, esperti di telecomunicazioni, e tutti coloro che ci consentono di avere tutto quello che ci serve in questa quarantena.
Ringraziamo le centinaia di organizzazioni che lavorano nel sociale, le associazioni di volontariato ed i singoli cittadini che hanno avviato una gara di solidarietà per i meno fortunati, quelli che hanno perso il lavoro o che vivono in condizioni di indigenza.
Ringraziamo quelli che non approfittano per trasformare questa situazione in un un’occasione di criminalità e sciacallaggio.
Ringraziamo quelli che hanno subito delle dolorose perdite, ma che con dignità vivono il loro dolore.
Ringraziamo quelli che pazientemente aspettano, che rispettano le regole per senso di solidarietà, che riescono a trovare gli aspetti positivi anche nella quarantena, che riescono a vedere la parte colma di un bicchiere sempre meno pieno.
Ringraziamo quelli che sono capaci di dire grazie.
Questa è la parte di umanità con cui dobbiamo ricostruire un paese più giusto.
E perfino più bello.

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